Codice Etico

L’ALBO PROFESSIONALE DEGLI ASTROLOGI

La legge del 14 gennaio 2013 n. 4 Disposizioni in materia di professioni non organizzate identifica una serie di profili professionali, tra cui quello dell’astrologo. In ossequio a una disposizione dell’Unione Europea “in materia di concorrenza e di libertà di circolazione” che intende disciplinare una serie di professioni sino a quel momento non riconosciute.
Pertanto da quella data l’astrologo professionista può esercitare la sua funzione del tutto legittimamente senza doversi più nascondere o ricorrere ad espedienti più o meno fantasiosi, purché si attenga ad alcuni obblighi.
All’uopo la citata legge demanda alle varie associazioni professionali il compito di organizzare la preparazione dei futuri astrologi tramite corsi di formazione e l’istituzione di albi professionali privati, per mettere a disposizione degli utenti l’elenco dei propri iscritti, dei quali si garantisce la competenza e la preparazione.
Il CIDA sin dal 1991 istituì un “Albo Professionale degli Astrologi” proprio con queste finalità, elaborando a favore dei consultanti un Codice Etico (riprodotto in avanti) che garantisse non soltanto la competenza degli iscritti, ma anche la correttezza ed il comportamento etico. Negli ultimi anni l’iscrizione all’Albo è prevista a sèguito del superamento degli esami al termine del corso di studi della Scuola Nazionale di Astrologia.
Il 22 marzo 2015 il Consiglio Direttivo del CIDA deliberò la formazione di due albi professionali distinti in luogo di quello precedente, così denominati:
– ALBO della SCUOLA NAZIONALE degli ASTROLOGI PROFESSIONALI del CIDA (ANAP);
– ALBO della SCUOLA di ASTROLOGIA CLASSICA degli ASTROLOGI PROFESSIONALI del CIDA.
La gestione di quest’ultimo è stata demandata all’Associazione Almugea, che gestisce l’ACCADEMIA di ASTROLOGIA CLASSICA ALMUGEA.
Ne consegue che in queste pagine del nostro sito sono elencati gli iscritti che possiedono una preparazione e perciò una competenza professionale che si erige sul corpo dottrinario della tradizione della nostra disciplina, che si estende prevalentemente dal V secolo a.C. sino al XVII d.C., comprendendo inoltre sia gli apporti mesopotamici pervenutici, sia quelli di autori contemporanei che si sono dedicati alla traduzione e all’esame critico dei testi greci, latini ed arabi ancora reperibili, essendo molti purtroppo andati perduti.

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Riteniamo davvero conveniente insistere sulla garanzia di preparazione e condotta etica degli iscritti all’Albo soprattutto in tempi come questi, dove nella rete e in Facebook assistiamo ad un’inflazione di autopromozioni e di, per così dire, certificazioni autoreferenziali – spesso ammantati di onniscienza –, che espongono gli aspiranti consultanti ai più svariati pericoli: dalla truffa al danno psichico, dal raggiro spiritualeggiante all’estorsione di denaro per prestazioni che con l’astrologia nulla hanno a che fare; e così via.
Pertanto invitiamo il visitatore di questa pagine a cliccare sulla voce “Iscritti all’Albo” se mai desiderassero una consulenza affidabile. Vi troverà gli iscritti suddivisi per provincia: cliccando poi sui nominativi, appariranno le schede con le quali si informa l’utente sugli argomenti che il singolo professionista è in grado di trattare, quelli esclusi, il curriculum professionale ed ogni altra notizia necessaria per prendere eventualmente contatto.
Prima di tale attività consigliamo tuttavia la preventiva lettura del Codice Etico a cui l’iscritto si deve attenere.



CODICE ETICO degli ALBI CIDA

► L’Astrologo è tenuto a operare nei limiti della sua competenza astrologica senza sconfinare in altre mantiche professionali. Nel caso indirizzerà il consultante agli specialisti opportuni.
► Egli deve onorare la sua professione e combattere decisamente ogni abuso dell’arte astrologica che possa nuocere alla sua immagine e a quella della categoria.
► È tenuto ad osservare il segreto professionale.
► Deve impegnarsi a non fare uso deterministico e intimidatorio della sua professione e a non condizionare la facoltà decisionale del consultate.
► Deve astenersi da forme di pubblicità deteriori.